La recente difesa da parte di Hamilton riguardo al recente errore di guida di Vettel dimostra “che lui è l’unico che non ha la memoria corta“, ha commentato Seb (scherzando).
Vettel ha ricevuto diverse critiche, specialmente qui in Italia, dopo essere finito in testacoda durante il duello con Hamilton nel GP del Bahrain.
L’anno scorso, Seb pastrocchiò in Italia e poi in due successive gare, dimostrando evidentemente di non saper reggere troppo la pressione (inutile girarci intorno, il dato è questo, parliamo di fatti).
“Forse lui è l’unico che non ha la memoria corta. Penso che siamo in circolazione da molto tempo e ovviamente, come io voglio battere Lewis, lui vuole battere me. Ma a volte non si sa cosa succede con le altre persone nel team e così via, a meno che tu non stia correndo contro nella stessa scuderia, in quel caso ne sai un po’ di più,” ha commentato Seb.
“A volte le cose possono andare non come vuoi tu ma quando non puoi capire esattamente o non lo sai, penso che sia molto difficile dire molto su alcune cose.”
“Ma so anche che al giorno d’oggi il giudizio delle persone non va oltre una settimana, in avanti o indietro. Quindi fa parte della vita. Non sapevo che avrebbe detto qualcosa di carino ma è bello sentirlo.”
Ma cosa aveva detto Hamilton in difesa di Vettel? Vi riporto anche le sue parole:
“Se si guarda alla carriera di Vettel, lui ha avuto prestazioni sorprendenti che superano di gran lunga le gare più brutte e quando lui è finito in testacoda, ad esempio, sono cose minuscole rispetto allo status che lui si è creato e ha accumulato. Ci sono sempre momenti in cui ti capita di non avere il giusto set-up della macchina.”
Passo alle conclusioni
Purtroppo il mondo della F1 è molto crudele e solamente i risultati in pista danno onori e gloria oppure no. Purtroppo è così e Seb nelle ultime stagioni qualche pastrocchio lo ha combinato. Criticarlo è del tutto lecito, non è lesa maestà, penso. Se poi la pista darà un responso diverso e favorevole a Seb, tanto meglio. Intanto però il Tigrotto di Monte-Carlo ruggisce, elegantemente, ma già ruggisce.