Superbollo abolizione. Bisogna sempre adoperare molta, molta prudenza quando si parla di abolizione del superbollo auto. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il Governo avrebbe intenzione di abolire questa odiatissima e odiosissima tassa introdotta nel 2011. La delega è in discussione alla Camera e la sua approvazione potrebbe avvenire prima dell’estate. Finalmente quest’anno si potrà dire addio a questa dannosa e controproducente tassa che altro non è stata se non un autentico fallimento? Giusto per fare un esempio, il V8 da 4.0 litri della Mercedes-AMG SL 63 sprigiona 585 CV. In questo caso il superbollo da pagare ammonta a ben 4.920 euro qualora non siano passati più di 5 anni dall’immatricolazione (2.952 anni dovuti se sono passati dai 5 fino ai 10 anni).
Tanti effetti perversi. Il Governo dell’epoca introdusse nel luglio 2011 questa addizionale erariale sul bollo auto che comportava un esborso pari a 10 € per ogni kW di potenza del veicolo superiore ai 225 kW. Come se non bastasse, dal primo gennaio 2012, il decisore politico decise di innalzare la sovrattassa a 20€ / kW estendendola alle vetture con potenza superiore ai 185 kW. Dopo 20 anni, il superbollo non è più dovuto.
L’UNRAE (l’associazione che rappresenta i costruttori esteri), in un suo articolo scritto nel settembre 2013, evidenziava in maniera netta e precisa una serie di fenomeni controproducenti innescati da questo mostruoso provvedimento. Essi sono, in particolare: la riduzione delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza eccedente i 185 kW; la proliferazione, nel nord Italia, di “falsi leasing” di autovetture con targa tedesca (o ceca) date in noleggioda soggetti commerciali e utilizzate da clienti italiani; la “esterovestizione” di veicoli radiati per esportazione nei Paesi UE ma che poi finiscono per circolare sulle nostre strade nazionali con targa tedesca, austriaca, romena, etc; boom di radiazioni per esportazione sia di auto nuove che usate; il crollo dei passaggi di proprietà delle auto con oltre 185 kW di potenza del motore.