Il 2023 è l’anno di celebrazioni per il Quadrifoglio logo e l’Autodelta logo: si tratta di due autentici simboli della nobile sportività automobilistica italiana dal 1910. Ripercorriamone insieme la storia cominciando dal Quadrifoglio.
Quadrifoglio logo. Il leggendario simbolo del Quadrifoglio identifica le Alfa Romeo più performanti, sia stradali che da corsa. La prima Alfa Romeo Quadrifoglio fu la RL “Corsa” del pilota Ugo Sivocci, che vinse la XIV edizione della Targa Florio nel 1923. Il Quadrifoglio lasciò la sua “impronta” anche in F1: si pensi agli anni 1950 e 1951 quando “Nino” Farina e Juan Manuel Fangio vinsero i primi due Campionati Mondiali a bordo delle Alfa Romeo 158 e 159. Negli anni Sessanta il Quadrifoglio era rintracciabile sulla “Giulia” e la “TI Super”.
Negli anni Settanta e per diversi anni a venire, esso si affiancò al triangolo azzurro dell’Autodelta: mi riferisco ai modelli “GTA”, “33”, “33 TT 12” (1975) e “33 SC 12” (1977). Indimenticabili sono i trionfi automobilistici degli anni Ottanta con le “GTV 6 2.5” e le “155 V6 Ti” (anno 1993, Campionato DTM) senza dimenticare il filotto di vittorie ottenute dalla “156 Superturismo” (1998-2004). Tanti sono anche i modelli stradali Quadrifoglio. Ecco una piccola carrellata: “Giulia Sprint GT Veloce”; “1750 GT Veloce”; “33 Quadrifoglio Verde”; “164 Quadrifoglio Verde”; Mito (2008); Giulietta (2010); Giulia (2015) e Stelvio.
La Q. La lettera “Q” identifica contestualmente le soluzioni tecniche più avanzate quali: la trazione integrale Q4; il differenziale autobloccante Q2; il cambio automatico Q-System; il Q-Tronic.
Autodelta logo. Un po’ di storia per cominciare. Il 5 marzo 1963, Carlo Chiti ed i fratelli Chizzola fondarono una piccola società con sede a Feletto Umberto, vicino a Udine. Volevano collaborare con l’Alfa Romeo nello sviluppo della Giulia TZ, compatta GT disegnata da Zagato. Di lì a poco, Autodelta diventa il reparto corse ufficiale dell’Alfa Romeo che nel 1965 la acquisì. L’ingegnere Carlo Chiti ne fu il Direttore Generale e decise di trasferire la sede a Settimo Milanese. E da questa sede uscirono le Alfa Romeo da gara più famose. Penso alla vincente e iconica Giulia Sprint GTA del 1965.
Nel 1967, Alfa Romeo si cimentò nella categoria “prototipi” e la sua “33/2 litri” conquistò al debutto il primo trofeo a Fléron, in Belgio. Nel 1975, la “33 TT 12” vinse il Campionato del Mondo Marche. Stesso copione due anni dopo con la “33 SC 12”. Nel 1984 Carlo Chiti lasciò l’azienda e nel 1985 Autodelta giunse alla fine della sua esistenza. Peccato, aggiungo io.