Home Porsche Classic Porsche 924: Turbo, usata, Carrera GT, Cabrio, 1976

Porsche 924: Turbo, usata, Carrera GT, Cabrio, 1976

La sportiva 2+2 posti costituì la base di sviluppo per le successive 944 e 968.

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Versione Carrera GT, anno modello 1981.
3.3
(4)

Vorrei parlarvi della Porsche 924, sportiva costruita dal 1975 fino al 1988. Questo modello, che mi intriga particolarmente, sostituì la 914 e all’epoca andava considerata come la Porsche entry level. Vi ricordo subito che la Porsche 924 è stata la prima Porsche con motore anteriore raffreddato ad acqua a sfruttare lo schema transaxle (lo ripasseremo in un prossimo articolo). In precedenza si sfruttava lo schema del motore posteriore raffreddato ad aria.

Potete trovare online (Autoscout24) diversi esemplari di 924 usata soprattutto in Europa. I prezzi sono davvero molto bassi e dopo un ottimo restauro (magari ufficiale!), potreste venire in possesso di una sportiva veramente bella.

Un po’ di storia (1976-1985)
Nel 1970, partendo da un budget di circa 150 milioni di marchi, Porsche iniziò lo sviluppo del nuovo modello noto con il nome in codice di EA 425. Tuttavia, il nuovo AD VW, Toni Schmücker, si tirò indietro date le sopraggiunte difficoltà finanziarie della VW. Inoltre, la VW aveva già in gamma una sportiva e mi riferisco alla Scirocco, introdotta nel 1974.

E così Porsche, dopo aver acquistato i diritti di costruzione nel 1975, dette un nuovo slancio al progetto decidendo di completarlo e commercializzandolo da sola. La produzione iniziò nel novembre del 1975.

Carrozzeria
La sportiva che spesso, soprattutto in passato, non veniva considerata una vera Porsche, considerando che ricevette diverse componenti del Gruppo VW (per contenere il prezzo finale), veniva costruita dall’Audi a Neckarsulm. Innanzitutto, gli ingegneri vollero ottenere un buon livello di aerodinamica, adottando un cofano motore piatto e i fari retrattili. Questi ultimi si aprono quando vengono azionati gli abbaglianti o gli anabbaglianti. Dal MY 1983, al posteriore comparve uno spoiler nero in poliuretano che migliorava ulteriormente il coefficiente Cx (0,34). A partire dall’anno modello 1981, comparvero i lampeggiatori laterali.

Sottolineo come le linee della carrozzeria siano estremamente pulite. Alcune caratteristiche immediatamente percepibili: cofano allungato, portiere ampie e lunotto posteriore (con grande tergicristallo) che si ispira alla Jensen Interceptor. I finestrini posteriori si assomigliano molto a quelli della Honda Civic del 1972. Il disegno dei cerchi in lega non mi fa impazzire. Il bagagliaio prevedibilmente non è grandissimo ma comunque bastevole per una sportiva: circa 370 litri.

924 (Mj.1976).

Tecnica e motore
Lo schema transaxle, senza dubbio innovativo, non rappresentava tuttavia una novità assoluta dal momento che era già stato usato nel 1937 sulla Škoda Popular. Consiste in questo: la trazione motrice viene trasmessa dal motore all’asse posteriore grazie a un albero motore collocato all’interno di un tubo fisso. La parola transaxle è un neologismo della lingua inglese che unisce i termini transmission (trasmissione) e axle (asse).

Il motore 4 cilindri da 2.0 litri eroga 125 CV (92 kW) ed era già montato sotto il cofano della Audi 100. Porsche lo ha poi adeguatamente modificato. Anche il cambio manuale a 4 rapporti e i freni a tamburo sull’asse anteriore provenivano dall’Audi 100. Inoltre, sull’assale anteriore venivano usati i bracci trasversali delle sospensioni della VW Golf e montanti MacPherson del VW Maggiolino 1303. Furono usate altre componenti del Gruppo VW.

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