Max Verstappen è imbelvito per la decisione dei commissari che gli hanno tolto il podio del Gran Premio degli USA di Formula 1 perché l’olandese si era procurato un vantaggio ingiusto tagliando l’interno della curva 17 mentre stava superando con ardore Kimi Räikkönen.
Verstappen, che partiva dalla 16esima posizione sulla griglia, è stato autore di una rimonta sostanziosa che stava per chiudersi con un brillante podio ai danni del ferrarista ma i commissari gli hanno demolito questo sogno, appioppandogli 5 secondi di penalità che lo hanno fatto scivolare in quarta posizione.
Mad Max ha commentato al termine della corsa che queste decisioni uccidono la F1: “Abbiamo avuto davvero una grande gara ma con queste stupide decisioni si uccide veramente la Formula 1. Lì c’è uno stupido commissario che prende sempre decisioni contro di me.”
“Alla fine della giornata, tutti corrono larghi ovunque, non ci sono limiti della pista. Alla curva 9 si può correre larghi, alla curva 19 si può uscire dalla pista e nessuno dirà nulla.”
“È la stessa cosa con Bottas – stavo arrivando per un sorpasso, e lui ha continuato fuori dalla pista; è rientrato ed io dovevo sorpassarlo e niente è stato fatto contro nel momento in cui lui ne ha sicuramente tratto un vantaggio. Non è bello per la F1 – loro devono essere veramente chiari sulle regole riguardo a cosa non è consentito.”
RICAPITOLANDO — Kimi oggettivamente meritava il podio ieri ma la galoppata di Mad Max è stata sublime. C’è anche da dire che nel confronto vibrante e acceso tra i due, si notava che Max aveva più birra e non mi riferisco ai vantaggi dati dalle gomme, più o meno fresche.
Max è di un altro pianeta rispetto a Kimi, è in rampa di lancio, procede sempre con il gas spalancato. Non ci piove su questo. Sono due generazioni a confronto ed io, sinceramente, vorrei Mad Max al volante della Ferrari oggi.
Detto questo, avvantaggiarsi di un taglio fuori pista durante una manovra di sorpasso evidentemente non è consentito ma è fuori discussione che la regola debba essere sempre fatta rispettare.