La Lotus Evija è la prima hypercar inglese completamente elettrica capace di sfoderare prestazioni elevatissime e un altissimo livello di ingegneria elettrica. Il nome significa ‘il primo a esistere’ o anche ‘il primo essere vivente’ e si adatta bene a una hypercar la cui produzione non andrà oltre i 130 esemplari. Questa cifra omaggia il nome in codice del progetto, Type 130. La produzione scatterà nella leggendaria fabbrica di Hethel a partire da quest’anno.
La carrozzeria in fibra di carbonio è semplicemente spaziale: abbassata (altezza di marcia di soli 105 mm), muscolare e super aerodinamica. Anche il posteriore è di grande impatto visivo: ciascun tunnel è bordato da un LED rosso e questo crea un’accattivante firma luminosa. La sofisticata aerodinamica si affida allo splitter anteriore biplano, alle tre sezioni della griglia del paraurti e al diffusore posteriore. Ma non solo, ovviamente. L’ala posteriore mobile è aerodinamicamente attivo con un sistema di riduzione della resistenza in pieno stile F1 (DRS). Inoltre, non ci sono gli specchietti retrovisori mentre le telecamere sono state integrate nelle ali anteriori e nel tetto: le immagini possono essere visualizzate su tre schermi interni.
Oltre ai fari laser OSRAM Continental, mi piace ricordarvi della presenza dei cerchi in lega in magnesio da 20 e 21 pollici (posteriore).
POTENZA
La cavalleria della Lotus Evija è veramente robusta considerando i 2000 CV di potenza e i 1.700 Nm di coppia erogati. La batteria agli ioni di litio da 2.000 kW è fornita, con il suo sistema di gestione, da parte di Williams Advanced Engineering. Il sistema Torque-vectoring distribuisce la potenza a qualsiasi combinazione di 2, 3 o 4 ruote in maniera del tutto automatica. Il telaio in monoscocca in fibra di carbonio ispirato al motorsport è prodotto dall’azienda leader modenese CPC. La velocità massima è di oltre 320 km/h.
La ricarica è molto veloce, considerando che il sistema può accettare persino una carica da 800 kW. Oggi, utilizzando una unità di ricarica da 350 kW, si può ricaricare il 100% in 18 minuti. L’autonomia è di 400 km in base al ciclo combinato WLTP. Si accede nell’abitacolo attraverso le porte che si sollevano: esso è meravigliosamente sportivo e provvisto di sedili con fianchetti ben profilati e di un volante che ricorda quello della monoposto di F1.