Sebastian Vettel ha dato un secondo impulso al suo volante dopo aver ripreso il controllo della macchina in seguito alla escursione sull’erba quando mancavano 22 giri alla fine del Gran Premio del Canada di F1.
Vettel, rientrando in pista ha costretto Lewis Hamilton ad uscirne per evitare il contatto: i due si sono sfiorati.
Seb è convinto che non poteva fare di più ed era comprensibilmente incazzato nero al termine della corsa. In un primo momento non voleva partecipare alla festa sul podio. Il tedesco aveva comunque saltato l’intervista di rito in pista.
Inoltre, prima di salire sul podio aveva invertito la posizione dei cartonati che segnano la prima e la seconda posizione.
Premesso tutto ciò, i commissari di gara, prima di appioppare la penalità di 5 secondi al tedesco, hanno preso in considerazione, come vuole la prassi, tutte le prove documentali in loro possesso. E quindi hanno visionato i vari video come anche i dati della telemetria.
È evidente che Seb dia un impulso verso destra al volante per correggere il sovrasterzo, rientrando in pista, Successivamente, comincia a sterzare verso sinistra seguendo la direzione del tracciato.
Ma subito dopo, il tedesco effettua un’altra correzione sul volante, verso destra perché Seb sapeva benissimo che Hamilton si trovava lì, da qualche parte, e che avrebbe approfittato di quell’errore per passare.
Inoltre, utilizzando le immagini della videocamera della CCTV (China Central Television), i commissari hanno constatato che Vettel muoveva la testa cercando negli specchietti dove si trovasse Hamilton. Anche la telecamera di bordo evidenzia come Seb abbia cercato negli specchietti Hamilton mentre stava tagliando la via di fuga.
È pacifico quindi che se Seb non avesse effettuato questa ulteriore correzione del volante verso destra, allora la penalità non sarebbe arrivata. Ma il tedesco avrebbe perso il comando della corsa.