INTERNI — All’interno, l’abitacolo è accogliente, composto, ordinato, la qualità si percepisce subito. Il volante è tagliato nella parte inferiore e trasmette una gradevole sensazione al tatto, insomma ti verrebbe voglia di guidare solo per il volante. Tutti i comandi si trovano facilmente. Fra gli optionals, secondo me non potevano mancare i monumentali sedili Recaro.
L’allestimento di serie è molto completo (e ci mancherebbe visti i quasi 35.000 euro necessari per comprarla) e comprende tra le altre cose il climatizzatore, l’ABS, l’ESP, fari bi-xeno, sistema audio con multi-CD con 10 altoparlanti, regolatore di velocità, sensori di parcheggio, e via discorrendo.
I sedili Recaro sono belli quanto cari e l’accesso ai posti posteriori, qualora il modello fosse a 3 porte, risulterebbe un po’ complicato viste le dimensioni degli stessi. Diamo un’occhiata all’impianto frenante: è notevole, forte delle pinze dei freni verniciate di blu con freni a disco autoventilanti.
MOTORE — L’evoluzione del V6 nel tempo è stata costante e progressiva. La Golf R32 conta sul 3,2 l. Il telaio è molto buono, ma la massa della vettura (a vuoto oltre i 1.400 kg secondo i dati dichiarati dal costruttore) è abbastanza limitante.
Il motore è un Euro4.
Tornando al motore, stiamo parlando di un 6 cilindri in linea da 250 cavalli di potenza massima disponibile a 6.300 giri/min mentre la coppia massima ammonta a 320 Nm disponibile fra i 2.500 ed i 3.200 giri/min.