Enrico Cardile, direttore Telaio della Scuderia Ferrari, ha spiegato nel dettaglio gli interventi sulla Ferrari SF21 F1. L’ingegnere spiega come il Cavallino abbia deciso di concentrare gli sforzi specialmente sulla zona posteriore della monoposto, spendendo i due unici gettoni a disposizione.
“Quando abbiamo affrontato il progetto della SF21 ci siamo trovati da subito a scegliere su quale area della vettura concentrare la nostra attenzione per un cambiamento radicale. Abbiamo scelto la parte posteriore, realizzando un nuovo cambio e delle nuove sospensioni. Questo, in aggiunta al lavoro svolto insieme ai colleghi della power unit, ha permesso di ottenere un retrotreno molto più rastremato,” spiega Cardile.
Due altre aree di intervento sono state il sistema di raffreddamento e l’aerodinamica, seppur penalizzata dai regolamenti: “Anche il sistema di raffreddamento è stato oggetto delle nostre attenzioni. Abbiamo aumentato l’autorità del radiatore centrale e disegnato una carrozzeria più “downwashing”. L’aerodinamica è stata una delle aree impattate dalle modifiche regolamentari volte a ridurre la capacità di sviluppare carico verticale, a salvaguardia dell’integrità dei pneumatici. Per questo motivo, quando abbiamo cominciato lo sviluppo aerodinamico della vettura ci siamo dati due obiettivi: aumentare il carico aerodinamico perso con i regolamenti e ridurre il drag.”
Gli ingegneri e i tecnici della Ferrari hanno lavorato anche sull’anteriore anche se gli interventi sono stati meno impattanti:
“La parte anteriore della vettura ha ricevuto interventi meno radicali per via del regolamento. Quindi abbiamo sviluppato una nuova ala anteriore, che lavora in accoppiamento con un naso di nuovo concetto, ma telaio e sospensioni sono quelli della SF1000″.
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