Louis Camilleri non è più l’Amministratore Delegato della Ferrari. Il manager maltese fa un passo indietro e rinuncia alla sua carica per motivi personali, si dice per ragioni di salute.
E quindi questo addio non è minimamente da ricollegare alla penosa stagione in Formula 1 vissuta dal Cavallino quest’anno. Non c’entra veramente niente. Resta il fatto che sotto la sua guida (2018-2020 come AD Ferrari), la Ferrari in F1 ha ottenuto pochi successi. Pochi, pochi.
Una delle sue ultime apparizioni pubbliche è stata in Toscana, lo scorso 12 settembre, quando in Piazza della Signoria a Firenze, si è festeggiato il millesimo GP della Ferrari in F1, a margine del Gran Premio della Toscana.
E con Camilleri al comando, la Scuderia Ferrari ha firmato nell’agosto scorso il nuovo patto per la Concordia 2021-2025. Vi riporto qui sotto, infine, il suo commento ufficiale al riguardo:
“Siamo lieti di aver rinnovato quello che è conosciuto come il Patto della Concordia che regolerà la Formula One per il prossimo quinquennio. È un passo fondamentale per assicurare la stabilità e la crescita di questo sport. Siamo molto fiduciosi che la collaborazione con la FIA e Liberty Media possa rendere la Formula One ancora più attraente e spettacolare, preservandone le caratteristiche di massima sfida tecnologica. Le corse sono nel DNA della Ferrari e non è un caso che la Scuderia sia l’unica squadra che ha partecipato ad ogni edizione del FIA Formula One World Championship, diventandone parte integrante ed essenziale per il suo successo, oggi come nel passato e, soprattutto, nel futuro.”