F1 GP Emilia Romagna 2020: Pagelle
Tracciato di Imola: 10 e lode. Un circuito bellissimo che andrebbe inserito di diritto nel calendario di Formula 1. Un circuito senza tempo, ben diverso da quelli moderni sui quali non mi esprimo. Il Presidente dell’Emilia-Romagna ha detto che si lavorerà per tenerlo fisso nel calendario. Anche solo parlare di questo mi sembra più che un sogno.
Lewis Hamilton: 10. Sta riscrivendo la storia della F1. Ha timbrato il successo anche a Imola. La partenza è stata prudente e ha perso una posizione a vantaggio dello scatenato Max. Poi, approfittando del cambio gomme in regime di safety car (quest’ultimo rapidissimo), è tornato davanti.
Valtteri Bottas: 6. Un bravo numero due che svolge il suo compito con il massimo impegno ma evidentemente più di tanto non può. Aveva la vettura leggermente danneggiata ma ogni volta che parte dalla pole, non chiude mai al comando.
Daniel Ricciardo: 9. Al giro 27 ha sverniciato all’esterno al Tamburello, Kevin Magnussen. Sul podio, esaltato al massimo, ha avuto ancora una volta il coraggio di bere lo champagne dalla scarpa. E questa volta anche Hamilton si è lasciato tirare in mezzo a questo divertente quanto disgustoso siparietto.
Charles Leclerc: 9. Il monegasco emoziona sempre, c’è poco da dire. Bello il sorpasso su Magnussen alla Tosa, all’esterno.
Max Verstappen: 9,5. Il solito pungolo, la solita saetta, il solito spillo. Ha costretto all’errore Bottas con il suo pressing alla Rivazza per poi “fucilarlo” alla fine del rettilineo. Senza pietà. Il ritiro alla curva 5, giro numero 51, non gli rende giustizia di certo. Uno dei migliori piloti in circolazione, senza dubbio.
George Russell: 3. Sicuramente uno degli incidenti più pecorecci della F1 in questi ultimi tempi. Ha fatto tutto da solo, dietro la safety car, in discesa, perdendo il controllo della sua Williams.
Sergio Pérez: 7. Pilota forse sottovalutato. Aggressivo nel finale quando, alla ripartenza dopo la safety car, ha affiancato Alex Albon, inducendolo all’errore per prendersi la sesta posizione. Avrebbe concluso probabilmente ancora più avanti se non lo avessero richiamato al box per il cambio gomme.
Alex Albon: 2. Era sesto alla ripartenza ma poi quel pasticcio durante la lotta con il messicano lo ha mandato in testacoda. Quindicesima posizione finale e conferma per l’anno prossimo ormai gettata alle ortiche.
Kimi, Giovinazzi e l’Alfa Romeo: 10. Kimi è un drago. Lo davo per “bollito” in passato ma dimostra di essere ancora in forma. Averlo avuto alla Ferrari al posto di Vettel quest’anno, i punti nel Costruttori sarebbero stati di più. Ci scommetto. E tanti complimenti anche a Giovinazzi e all’Alfa Romeo. Sono punti che non fanno classifica ma danno molto morale.
Sebastian Vettel: 6,5. Forse la sua miglior gara della stagione azzoppata da una porcheria dei meccanici durante la sosta. Probabilmente avrebbe chiuso in settima posizione e non in 12esima. Comunque, per un motivo o per un altro, è sempre un finale di stagione indegno per un quattro volte campione del mondo. Che peccato.