Non c’è trippa per gatti, la Mercedes ha dominato le qualifiche del GP Australia 2019 di F1: Lewis Hamilton si è scolato la pole position, asfaltando tutta la concorrenza.
La dice (molto) lunga il fatto che l’unico rivale per Hamilton sia stato il compagno di box, Valtteri Bottas, che fino all’ultimo ha sperato di bastonare il 5 volte campione ma inutilmente.
Ma se Bottas, che non ha palesemente lo stesso talento e la stessa qualità di Ham, ha chiuso a circa un decimo dal britannico (+0.112), allora vuol dire che è buio pesto tra la concorrenza: la W10 potrebbe essere nata ancora meglio rispetto alla vettura dello scorso anno (comunque vincente alla fine).
Per Ham trattasi dell’84esima pole in carriera e la sesta di fila!
Ma veniamo subito alla concorrenza: le Ferrari sembrano zoppe tanto che Seb Vettel ha incassato 7 decimi con la sua Gina: il tedesco ha anche vangato il campo in Q2, a testimonianza delle difficoltà nelle quali si trova il Cavallino.
Charles Leclerc, nel complesso non mi è dispiaciuto ma in Q3 non è riuscito da dare la zampata utile ad avvicinarsi alla top 3: anzi, Max Verstappen è riuscito ad insinuarsi tra le due Ferrari, in quarta posizione!
È pacifico che la Red Bull motorizzata Honda non stia affatto volando; inoltre, il debuttante Gasly ha chiuso solamente in 17esima posizione.
Arrivando alla concorrenza di seconda fascia, la Haas dimostra di essere, per ora, la migliore, piazzando Grosjean in sesta e Magnussen in settima posizione con distacchi compresi tra 1.3 ed 1.6 secondi. Come da tradizione, i due hanno pastrocchiato spesso durante le eliminatorie.
Completano la top 10 i vari Norris, Räikkönen e Pérez.
Cos’altro aggiungere? Le Renault hanno deluso ancora, non riuscendo a qualificarsi nemmeno per la Q3 mentre Giovinazzi ha preso paga da Kimi (mi aspettavo un distacco minore tra i due). Le Williams si confermano indecenti, purtroppo…