La Ferrari, due giorni fa, ha ufficializzato l’addio dell’ingegner Enrico Cardile, da quasi due decenni in Ferrari. Ricopriva la carica di direttore tecnico dell’area Chassis. Le dimissioni presentate da Cardile hanno effetto immediato e così è il team principal, Frederic Vasseur, ad occuparsi temporaneamente dell’Area Chassis.
Ieri, l’Aston Martin Aramco Formula One Team ha ufficializzato proprio l’arrivo di Cardile, nel 2025, come nuovo direttore tecnico.
Io mi limito a valutare i risultati della Ferrari in F1 negli ultimi mesi. Abbiamo assistito ad una Rossa spesso zoppicante, frequentemente non pervenuta. McLaren e Mercedes si sono rilanciate alla grande. Lewis Hamilton è tornato a vincere con le Frecce d’Argento a pochi mesi dal suo impegno con la Ferrari.
E la Ferrari oggi è moscia, stitica, brutta forte nelle prestazioni.
L’ultimo titolo mondiale Costruttori risale al lontano 2008, l’ultimo Piloti nel 2007. Cardile c’era.
Ci stiamo avvicinando pericolosamente ai due decenni senza successi nel campionato. La situazione è complicata. Le soluzioni, mi sembra, difficili da individuare.
Intanto il prodigioso Adrian Newey ancora non ha comunicato cosa farà da grande in F1. Anzi, specialmente, dove. C’è da aspettare ancora qualche settimana e poi sapremo. Riportare la Ferrari al successo potrebbe essere l’ultima sua sfida decisiva nella tanto amata F1. Chissà però che non voglia risollevare le sorti di qualche altra scuderia.