Un pirotecnico Sebastian Vettel ha conquistato oggi il secondo Gran Premio di fila stagionale, in Bahrain, purgando una Mercedes pericolosa, come sempre, ma più sbiadita.
Vettel ha dunque mandato in purgatorio soprattutto Hamilton che dopo due gare è lontano 17 punti dal tedesco. Ovviamente, tutto può essere recuperato ma la realtà è questa.
Dal 2010 la Ferrari non vinceva due gare di fila: sarà un caso. O forse la Ferrari ha sfornato una monoposto veramente buona. Questo lo appureremo nelle prossime gare, sempre tenendo presente che è fondamentale svilluppare (bene) la vettura nel corso di tutta la stagione.
Ma il dato importante è questo: Vettel ha respinto gli assalti delle Mercedes (con le medie) pur correndo gli ultimi giri con gomme soft finite. Bottas aveva difficoltà ad avvicinarsi, dimostrando di avere qualche problemino in più di trazione rispetto al tedesco della Ferrari.
Detto questo, una rondine non faceva primavera in Australia e due clismi non faranno di certo l’estate oggi…
Vi riporto infine il commento di Vettel rilasciato a fine corsa:
“Senza dubbio questo è un modo fantastico e un po’ inaspettato di iniziare la stagione. Ovviamente l’Australia è stata una gara diversa e se la confronti con questa, qui abbiamo avuto il passo giusto e abbiamo vinto senza aiuti. Quindi credo che sia stato molto meglio, ma è stata comunque una gara difficile. Ci è voluto un po’ per far scendere l’adrenalina… Per la prossima settimana non siamo sicuri sul risultato. E’ difficile fare previsioni con tutto quello che può cambiare. In Cina la pista sarà diversa e sarà un’altra sfida, ma dobbiamo migliorare la nostra monoposto e lavorarci sopra.”
In Cina la pista sarà diversa e sarà un’altra sfida, ma dobbiamo migliorare la nostra monoposto e lavorarci sopra.
“Dobbiamo ancora migliorare il bilanciamento. Comunque, se le sensazioni dovessero essere simili a quelle di oggi, allora penso che dovremmo essere in buona forma. Stavamo perdendo un po’ terreno verso la fine e Bottas si avvicinava sempre più. Non potevamo aspettare le sue mosse. Così, in risposta, abbiamo deciso di stare davanti per proteggere la pista il più possibile. Ci eravamo prefissati due pit-stop e per questo avevamo scelto pneumatici Soft. Ma poi abbiamo dovuto cambiare strategia; le gomme erano già usurate, ma poi tutto è sembrato andare a posto.”
“Tuttavia, dopo 10 o 12 giri gli pneumatici erano in cattive condizioni e gli ultimi cinque giri sono stati davvero difficili da fare. E’ ancora meglio vincere qui piuttosto che in Australia, perché qui abbiamo tenuto il passo. Sono davvero contento, anche se è sempre brutto vedere uno dei nostri che si fa male. Gli auguro di guarire presto, so che è in ottime mani.”