Le prove libere 1 e 2 del Gran Premio d’Arabia Saudita 2022 di Formula 1 ci hanno detto che le Ferrari e le Red Bull sembrano ancora le più veloci e consistenti rispetto agli altri. Le Mercedes hanno recuperato terreno? Ma le barriere vicinissime non hanno perdonato: chiedete ai due piloti della Ferrari. Vediamo nel dettaglio cosa è successo oggi a Gedda.
PROVE LIBERE 1: DAVANTI CHARLES
Nella prima sessione di libere del venerdì, Leclerc è stato il più veloce sul circuito di Jeddah, avendo segnato il tempo 1m 30.772s. Tempo ottenuto con gomme morbide. Max Verstappen, secondo assoluto, è lontano poco più di un decimo dal monegasco. L’olandese ha ottenuto il suo miglior tempo con gomme dure. Valtteri Bottas è terzo, a 3 decimi circa, e precede l’altro ferrarista Sainz, Gasly e tutti gli altri. La pista era molto sporca, prevedibilmente, all’inizio della sessione. Alonso e Gasly montavano un motore nuovo (per lo spagnolo una sostituzione precauzionale del motore a combustione). Il distacco del cartello dei 50 metri ha provocato una bandiera rossa per consentirne la rimozione dei detriti. Kevin Magnussen, brillantissimo quinto al GP d’esordio di domenica scorsa in Bahrain, non ha nemmeno un tempo valido perché la sua Haas è incappata in problemi di natura idraulica. Un vero peccato perché il pilota danese non ha mai girato dal vivo su questo tracciato.
LIBERE 2: LECLERC ANCORA DAVANTI MA…
Anche nella seconda sessione, Leclerc è stato il più veloce con il tempo di 1m 30.074s. E anche in questo caso, il monegasco ha preceduto di 0.140s il solito Max Verstappen. Purtroppo per Charles, quando mancavano 20 minuti circa alla fine, la sua Ferrari ha toccato le barriere alla curva 4. Risultato: un braccetto della sospensione anteriore sinistra si è rotto. Leclerc è riuscito a rientrare ai box ma per lui le prove sono finite lì. Max ha ottenuto il suo miglior tempo con gomma media.
Intanto è proseguita la giornataccia di Kevin Magnussen, costretto a fermare a bordo pista la sua Haas per un probabile problema idraulico. Ha innescato anche una safety car virtuale. Anche Carlos Sainz ha leggermente toccato il muro come Charles: per lui terzo tempo finale davanti all’altra Red Bull di Sergio Pérez. La Mercedes occupa tutta la terza fila con il duo composto da Hamilton e Russell. I distacchi sono compresi tra 4 e 6 decimi circa. Brutto lo stop subìto da Yuki Tsunoda proprio alla fine: potrebbe essere finita ko la sua power unit.