Lo abbiamo visto tutti ieri in tribuna a Sochi, in Russia, vicino al presidente Putin: mi riferisco a Bernie Ecclestone, l’ex boss della Formula 1, che ha parlato della Scuderia Ferrari.
È troppo italiana. Ho detto a qualcuno l’altro giorno che è tornata ai vecchi tempi.
Ecclestone sostiene che la Scuderia sia troppo italiana per poter essere competitiva tanto da vincere il mondiale. Un pensiero che in passato è già stato espresso anche da Niki Lauda e da Flavio Briatore: quest’ultimo consigliava addirittura di spostare la sede della scuderia in Inghilterra.
“È troppo italiana. Ho detto a qualcuno l’altro giorno che è tornata ai vecchi tempi,” ha detto il Supremo Bernie, quotato da ESPN, spiegando poi di riferirsi al periodo precedente a quello dei trionfi raccolti dai vari Jean Todt, Ross Brawn e Michael Schumacher.
“Sì prima. È capitato che Todt sia finito lì e se ne sia occupato, quindi non era troppo italiana e Michael gestiva la squadra. Era tutto un po’ diverso. Penso che abbiano perso un po’ di organizzazione.”
Passo alle conclusioni: è stata una scelta buona quella di spedire l’ingegnere imolese Resta alla Sauber? E, a prescindere da questo, perché la Ferrari è stata in grado di lottare con la Mercedes fino all’estate e poi si è sciolta come neve al sole? Non era italiana fino all’estate? Interrogativi che non avranno mai una risposta. Mai.