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Charles Leclerc: Padre | Ferrari | Famiglia | Instagram | Età | Biografia

Il 20enne monegasco può dare una bella scossa alla Ferrari nel 2019: a dirla tutta, io lo avrei scambiato subito con Kimi.

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Charles parte forte in Azerbaigian dove coglie una meritata pole, la seconda consecutiva. In gara però il monegasco deve accontentarsi del quarto posto, a poco più di un secondo da Gasly. In Francia, pur partendo dalla P7 in griglia, Charles non va oltre una deludente 17esima posizione, causa (atavico) degrado delle gomme.

In Stiria, Charles conferma la posizione della griglia, la settima. Sette giorni dopo, sempre sul circuito austriaco, il monegasco incassa un deludente ottavo posto condito anche da un paio di contatti (subìti) dalla Red Bull di Sergio Pérez.

Alti e bassi in estate

Il primo podio stagionale arriva nel GP di Gran Bretagna dove la Ferrari è molto competitiva e Leclerc sfiora il successo a cui deve rinunciare nel finale a vantaggio di Lewis Hamilton. Purtroppo però la striscia di tre risultati utili consecutivi si interrompe nel pazzo GP d’Ungheria dove alla partenza il ferrarista viene travolto dall’impetuoso Lance Stroll e costretto al ritiro. Oltre al danno la beffa: il suo motore non è più utilizzabile e questo fatto lascia presagire future, possibili penalità.

Nel GP del Belgio, ottiene un ottavo posto. Ricorderemo questo GP per essere stato probabilmente il più ridicolo della storia. Causa pioggia, la partenza è stata posticipata più volte fino alle ore 18:17, ma dietro alla safety car. Dopo due giri però il tutto si interrompe e la direzione gara decide di farla finita lì.

Il punteggio assegnato, seppur dimezzato, premia più di tutti il vincitore Max Verstappen. In Olanda, Charles conferma in gara la P5 ottenuta nelle qualifiche. In Italia, Charles fa ancora meglio chiudendo la gara, dominata dalla McLaren con la doppietta di Ricciardo-Norris, in P4.

In Russia, mentre Sainz coglie un ottimo quarto posto, il monegasco aspetta troppo a effettuare il cambio gomme (passando alle gomme intermedie) negli ultimi giri, esattamente come Norris, e non va oltre la P15. In Turchia, Charles è rimasto troppo in pista con le intermedie, come Hamilton, gettando via probabilmente la possibilità di salire nel podio. La Ferrari però in questo momento gode un momento di rilancio, grazie all’impiego della nuova power unit.

FINALE DI STAGIONE
Negli USA, Charles ottiene la stessa P4 finale della Turchia mentre nelle due successive gare, in Turchia e Messico non va oltre un doppio quinto posto. Sottotono per lui le ultime 3 gare, considerando l’ottavo, il settimo e il decimo posto conquistati, rispettivamente, in Qatar, Arabia Saudita e ad Abu Dhabi.


Ferrari: 2022 – Punti 308 / P2

L’esordio in Bahrain per Charles è semplicemente fantastico se si pensa alla conquista della pole position del sabato e al trionfo domenicale. La gara è stata palpitante come il duello con Max Verstappen, quest’ultimo poi costretto al ritiro. Per la Ferrari è stato un debutto stagionale maestoso: si è trattato di una doppietta esaltante. Round 2: in Arabia Saudita, Charles domina tutte le libere e perde d’un soffio la pole, per soli 25 millesimi, a vantaggio di un sorprendente Sergio Pérez. In gara, il monegasco lotta fino all’ultimo con Max Verstappen che ha la meglio per circa mezzo secondo. Il terzo appuntamento della stagione, in Australia, sembra dipingere più o meno lo stesso copione con Red Bull e Ferrari protagoniste. In qualifica Charles spazzola il nuovo circuito di Melbourne, prendendosi la pole con il tempo di 1:17.868, davanti alle Red Bull di Max (1:18.154) e Pérez (1:18.240). In gara, Charles, spreme la sua “bestia”, come da lui stesso definita nel post gara, portandola al successo anche con una certa tranquillità e nonostante le safety car. Il suo trionfo è completo considerando il doloroso ritiro di Max Verstappen.

Lunedì 18 aprile 2022, Leclerc è stato derubato di un prezioso orologio in una via della darsena di Viareggio. Erano le ore 23 circa quando qualche malfattore gli ha sfilato l’orologio. Si tratta di un Richard Mille Rm 67-02 personalizzato con tanto dei colori della bandiera di Monaco. Il peso è di soli 32 grammi, cinturino compreso. Il valore è quantificabile in più di 2 milioni di euro. Insomma, non un bel episodio nell’imminenza del GP di Imola.

Nella gara Sprint di Imola, Leclerc parte benissimo bruciando Verstappen alla partenza. Poi, a due giri dal termine dei 21 previsti, Max supera il monegasco, prendendosi gli 8 punti del primo classificato. Leclerc chiude comunque al secondo posto e così partiranno dalla griglia di partenza del GP domenicale (bagnato). Il GP domenicale si rivela essere una vera trappola per la Ferrari e per Charles. Sainz si ritira subito dopo il contatto con Ricciardo mentre il monegasco sale sul cordolo a pochi giri dalla fine quando occupava la P3, finendo in testacoda e leggermente sulle barriere. La sosta al box per il cambio gomme e ala anteriore gli costa tanto tempo. Bella la sua rimonta fino alla P6 finale. Otto punti che fanno tanto comodo.

Miami. La Ferrari va bene nelle libere e in qualifica timbra una sostanziosa doppietta che fa ben sperare per la domenica. In gara però, Sainz perde subito alla partenza la sua P2 mentre Charles deve inchinarsi dopo pochi giri alla superiorità di uno scatenato Max Verstappen. Dopo la safety car introdotta in seguito al botto tra Gasly e Norris, Max e Charles sembrano potersi sfidare per la vetta ma il monegasco è riuscito solo per poco tempo a stare in coda all’olandese. La sua Ferrari non aveva il passo giusto (alla distanza) né con le gomme medie né con le dure.

Spagna e Monaco. Nella Penisola Iberica, Charles domina tutte le libere e anche la qualifica. In gara, la sua Ferrari sembrava davvero in forma e il monegasco guidava da Dio fino a che precauzionalmente il muretto non gli ha chiesto di rientrare al box. Un ritiro doloroso soprattutto perché con la vittoria, il rivale Verstappen lo scavalca nel mondiale piloti. Il fine-settimana di gara a domicilio, a Monte-Carlo, Charles comincia davvero forte: è il più veloce in entrambe le sessioni del venerdì. Le Red Bull sono sempre le più pericolose. Nelle libere 3, Charles è lontano solamente 41 millesimi da Pérez, il più veloce. In qualifica la Ferrari segna una doppietta luminosa con Leclerc che ottiene la pole: il suo è un giro perfetto, sontuoso. Purtroppo però in gara, un pasticcio della Ferrari compromette, con i cambi gomme, un possibile quanto quasi lampante successo di Charles che deve accontentarsi della P4.

Ancora delusione in Azerbaigian e Canada. In qualifica a Baku, Charles si prende la pole davanti alle due Red Bull ma in gara è costretto al ritiro causa motore in fumo. Il monegasco, pur sverniciato al via da Pérez, era tornato al comando della gara dopo i primi cambi gomme. In Canada, la sostituzione di tante componenti della power unit lo costringe a partire dal fondo dello schieramento (P19 perché in qualifica chiude in P15 meglio di Tsunoda che doveva scontare la medesima penalità). In gara però, Charles rimonta fino a una quinta spettacolare posizione finale. Nella qualifica del Gran Premio di Gran Bretagna, Carlos Sainz prende la pole su pista bagnata mentre Leclerc deve accontentarsi della P3 alle spalle anche di Verstappen. La gara, sicuramente una delle più belle della stagione, vede come vincitore Sainz e Charles deve accontentarsi della P4 perché nel finale non aveva gomme prestazionali come gli altri migliori. Il suo sorpasso ad Hamilton alla Copse resterà memorabile per sempre.

In Austria, Charles è secondo sia nelle qualifiche sia nella gara Sprint, entrambe le volte alle spalle di Max Verstappen. Il monegasco si prende però la rivincita in gara alla domenica, vincendo una gara tribolata negli ultimi istanti a causa di un problema al pedale dell’acceleratore. Una stagione di alti e bassi per Charles. Scrivo così perché nel seguente GP di Francia, dopo la brillante pole position conquistata al sabato, Charles ha commesso un pesante errore di guida in gara, quando era al comando e sembrava in grado di contenere il rampante Verstappen. In Ungheria, la Ferrari sembrava volare con le alte temperature del venerdì delle prove libere. In qualifica, le Rosse parevano comunque essersi ben preparate in vista della gara domenicale dove Max Verstappen sarebbe partito dalla P10. Purtroppo però, nella seconda parte della gara, la Ferrari è crollata. La scelta di montare le gomme hard sulla Ferrari di Leclerc non paga e il monegasco è costretto sul finale a montare le gomme rosse. Per lui un misero sesto posto finale e l’addio ai sogni di gloria per il titolo mondiale.

Alla ripresa delle attività dopo la tradizionale pausa estiva, purtroppo la Ferrari vive a Spa, in Belgio, una giornata poco positiva. Le Rosse hanno toccato con mano il più grande divario finora mai visto rispetto alla Red Bull. Specialmente è stato Max a volare. In qualifica, Charles si prende la P4 ma poi, causa penalità, deve partire dalla P15 alla domenica. La sua rimonta si conclude con la sesta posizione finale. In realtà, il monegasco aveva terminato in P5 ma i 5 secondi di penalità gli sono costati la posizione a vantaggio di Alonso. L’aspetto tragicomico è che Charles era rientrato al box per sostituire le gomme sperando di prendersi poi il giro veloce e il punto di bonus. Come se lottasse gomito a gomito con Max. Purtroppo è andato troppo veloce sulla pit lane ed è scattata la penalità. In Olanda, la Ferrari sembra di nuovo in forma come testimoniato dalla P2 di Charles in qualifica a soli 21 millesimi dal solito Max. In gara però, il monegasco non va oltre un buon terzo posto perché mancava il ritmo. Nel fine-settimana di gara di Monza, Leclerc si prende la pole position con grande autorevolezza. In gara però, la superiorità di Max è netta e l’olandese vince senza troppi patemi. Il finale di gara con le vetture dietro la safety car ha ammazzato un po’ lo spettacolo: non mancano le critiche verso chi ha gestito questa situazione.

A Singapore, Leclerc parte forte sin dalle prove libere tanto che è il più veloce nella terza sessione. Per il monegasco va bene anche nelle qualifiche visto che la pole position è sua! In gara però, Charles viene bruciato al via da Pérez che poi vince il GP proprio davanti ai due ferraristi. A Suzuka, in Giappone, Leclerc va bene nelle prove libere e manca la pole per pochissimi millesimi. Ma in gara Max stradomina vincendo la gara e conquistando il secondo titolo mondiale anche grazie al taglio di chicane di Leclerc, all’ultimo giro. Questo taglio costa al monegasco la seconda posizione a vantaggio di Pérez perché gli vengono appioppati 5 secondi di penalità. Nel seguente GP degli USA, Leclerc rimonta dal 12esimo posto di partenza fino al terzo gradino del podio. Nel GP di Città del Messico, la Ferrari dimostra di non avere affatto il passo né della Red Bull e nemmeno della Mercedes. I due ferraristi faticano e Leclerc non può fare miracoli: per lui solo un sesto posto finale. Charles chiude la stagione con la P4 ottenuta in Brasile e la P2 di Abu Dhabi. Per la prima volta in carriera, il monegasco è vicecampione avendo chiuso in seconda posizione nel Mondiale Piloti con 308 punti.

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