Al Mercedes-Benz Museum si racconta la storia della “Blitzen-Benz” da 200 CV che gli ingegneri dell’epoca svilupparono nella forma più aerodinamica possibile pur non disponendo di una galleria del vento. Colpisce subito la forma che ricorda quella di un sigaro. Dietro l’ampia griglia del radiatore si trova il motore che non disponeva (ovviamente!) del minimo silenziatore di scarico. Grandi ruote dentate e forti catene trasmettono la potenza alle ruote posteriori. Il motore si avvia mediante manovella da inserire nella parte anteriore. Nell’abitacolo, il pilota sta praticamente accovacciato in avanti. Si noti il sedile arretrato riservato al meccanico. La produzione consistette in soli 6 esemplari di cui 4 ancora esistenti. Uno di questi è esposto al museo presso la Legend Room 7: Silver Arrows – Races and Records.
Motore pesa 407 kg. All’inizio del 1909 iniziarono i lavori sulla macchina. Il motore dell’auto da corsa Benz da 150 CV ne costituì la base ma non era sufficiente per strapazzare i record dell’epoca. La cilindrata del motore fu pertanto aumentata fino a 21,5 litri. La potenza ammonta a 147 kW (200 CV), disponibile a 1.600 giri/minuto. Un dato molto interessante: il peso del motore raggiunge i 407 kg. La denominazione ufficiale dell’epoca era: Benz 200 PS. La prassi consisteva nell’indicare la potenza nel nome del modello. Sul circuito di Brooklands, l’8 novembre 1909, il pilota Victor Hémery raggiunse la velocità di 205.666 km/h sul mezzo miglio (lanciato) e di 202.648 km/h sul chilometro (lanciato). E in America, grazie ai rettilinei più lunghi rispetto all’Europa, la Blitzen-Benz raggiunse i 211.97 km/h il 16 marzo 1910, guidata dal pilota Barney Oldfield. Il 23 aprile 1911, sullo stesso circuito di Daytona Beach, Robert R. “Bob” Burman toccò i 228.1 km/h sul miglio lanciato. L’auto era stata ulteriormente migliorata. Solo nel 1919, questa vettura perse il record di essere più veloce di qualsiasi auto, aereo e treno dell’epoca!
Foto: Mercedes-Benz