L’ultimo Gran Premio della storia in F1 della Malesia se lo è preso Max Verstappen e con pieno merito. Ma la Ferrari aveva molto probabilmente la monoposto più veloce. Eppure, il Cavallino è venuto via da Sepang con molti rimpianti, troppi. Il quarto posto finale è un pannicello caldo che non riesce ad arginare il monte di dolore provocato da questo fine-settimana.
Il team principal del Cavallino, Maurizio Arrivabene, sottolinea come la Malesia abbia rappresentato il GP più difficile della stagione malgrado la velocità espressa dalla monoposto rossa:
“Per tutto il weekend, la nostra macchina ha mostrato di avere un passo estremamente competitivo. Lo evidenziano i risultati delle libere, la prima fila in qualifica di Kimi e la straordinaria rimonta di Seb in gara, dall’ultima alla quarta posizione.”
“Con tutto questo, il GP della Malesia è stato il più difficile dell’anno: abbiamo avuto a che fare con problemi che andranno analizzati a fondo e che hanno impedito a Sebastian di qualificarsi e a Kimi addirittura di partire.”
Ma la Ferrari vuole crederci almeno fino a quando la matematica non la condannerà.
Conclude Arrivabene: “La squadra ha lavorato senza mai perdere la concentrazione, con uno sforzo eccezionale al box e una strategia impeccabile in gara. Un motivo in più per crederci: abbiamo le vetture, gli uomini, i piloti, i mezzi e lo spirito per lottare fino in fondo.“