È a rischio il GP del Bahrain di Formula 1 che dovrebbe disputarsi domenica prossima 8 aprile sul circuito di Sakhir dal momento che la stazione spaziale cinese Tiangong 1 è precipitata dentro il paddock conficcandosi dentro il cesso riservato alle autorità locali.
La stazione spaziale cinese vagava nel cielo ormai da diversi giorni e c’era molta apprensione anche in Italia riguardo al luogo in cui potenzialmente sarebbe potuta precipitare: in realtà, la probabilità personale di essere colpiti era 8 milioni di volte inferiore alla possibilità che un clisma rimanga nel sedere senza che il diretto interessato si renda conto di avere un corpo estraneo all’interno della cavità interessata.
Tiangong 1 ha impattato contro il paddock ad una velocità di circa 28.000 km/h ed è rimasta incastrata dentro gli scarichi del cesso delle autorità locali che stanno già lavorando alla soluzione che dovrebbe scongiurare il rinvio del Gran Premio del Bahrain su cui Lewis Hamilton conta molto per conquistare la vetta del mondiale Piloti di F1.
La soluzione consiste nel costruire lo stesso circuito a 8 km di distanza, impiegando 28.000 lavoratori pakistani con turnazioni a ciclo continuo. Ce la dovrebbero fare prima di venerdì prossimo.
Liberty Media, i nuovi proprietari americani della F1, hanno dato il via libera all’operazione sottolineando però che, in caso di insuccesso, sarebbero pronti ad allestire in meno di 24 ore un Gran Premio a Miami Beach, facendo correre le monoposto avanti e indietro lungo Collins Avenue.