Sergio Pérez ha portato la sua Red Bull sul più alto gradino del podio del F1 GP Monaco 2022. Il pilota messicano ha approfittato di una strategia Ferrari legata alle gomme un po’ pastrocchiata. Pérez ha vinto seguito a poca distanza da Carlos Sainz, Max Verstappen e Charles Leclerc. Il monegasco era dir poco furioso quando ha capito che la vittoria nel GP di casa gli stava sfuggendo di mano nell’effettuare la sua seconda sosta.
Pioggia determinante. La pioggia è caduta copiosa tanto da provocare un plurimo ritardo dell’orario della partenza: prima alle 15:09, poi alle 15:16 e infine alle 16:05. La partenza lanciata è avvenuta dopo tre giri percorsi dietro la safety car e quindi con gomme da bagnato pesante, come regolamento impone. Le Ferrari dettavano il ritmo convintamente e Leclerc con autorevolezza aveva raggiunto anche un vantaggio di oltre 5 secondi rispetto a Sainz. Tutto sembrava procedere nel miglior modo possibile per la Ferrari. La pista si andava asciugando rapidamente e i piloti che non avevano niente da perdere hanno cominciato a montare le intermedie. Gasly su AlphaTauri è uno di questi: il francese aveva un ritmo superiore rispetto ai primi.
Ferrari perde comando. Pérez è il primo dei “big” ad aprire le danze e al giro numero 17 rientra, montando le intermedie. Leclerc e Verstappen rientrano dopo di lui due giri dopo. Sainz invece è stato fatto rientrare al giro numero 21 e ha montato gomme dure. E subito dietro lo spagnolo anche Leclerc è rientrato per una seconda sosta. Le Red Bull hanno effettuato la loro doppietta al box riuscendo a sopravanzare le Ferrari. E così il nuovo ordine, che sarà anche quello definitivo, è stato: Pérez, Sainz, Verstappen e Leclerc.
Botto Mick. Un fatto molto rilevante è stato senza dubbio il pauroso botto di Mick Schumacher in zona piscina. Il tedesco ha perso il controllo della sua Haas che, nell’impatto, ha perso tutto il retrotreno. Sembrava fatta di compensato. Immagine veramente brutta a vedersi ma fortunatamente per Mick nessuna conseguenza. L’incidente è avvenuto al giro numero 27 mentre la bandiera rossa è entrata in scena al giro numero 30. L’ultima ripartenza è avvenuta al giro numero 33 con la Red Bull che ha montato le medie e la Ferrari, le gomme dure.
Poco altro. Il finale di gara è stato monotono. Le Ferrari non potevano superare le Red Bull e quindi le posizioni si sono congelate. Di fatto per tutti è andata così. Lando Norris su McLaren, giunto sesto alle spalle di Russell, ha conquistato il giro più veloce. Alonso, Hamilton, Bottas e Vettel completano la top 10. Albon ha preso 5 secondi di penalità per aver tagliato la via di fuga, avvantaggiandosene. Cinque secondi anche per Ocon su Alpine per aver causato la collisione con Hamilton (un po’ dubbia). Infine una piccola nota relativa al responsabile della direzione di corsa che ha alzato il ditino dal gabbiotto, al passaggio dei piloti, per ricordare loro che manca solamente un giro al termine della corsa. La corsa è terminata infatti alle ore 18 per aver raggiunto il limite temporale massimo. Insomma, quel ditino non l’ho quasi visto io che stavo in poltrona da casa, figurarsi i piloti che sfrecciavano a tutta velocità. Comunque è stato molto poetico a vedersi.
Classifiche. Nel mondiale Piloti, Verstappen è sempre al vertice con 125 punti davanti a Charles (116) e a Pérez (110) che rientra alla grande per la lotta al titolo. Sainz è ancora quinto 83 punti, uno in meno di Russell. Nel Costruttori, la Red Bull allunga portandosi a 235 punti, davanti a Ferrari (199) e Mercedes (134). La McLaren irrobustisce la sua P4 con 59 punti.