Adesso è ufficiale: dal 2019 in F1, il pilota che segnerà il giro più veloce in gara intascherà un punto bonus, valido per entrambi i campionati. Una novità che io giudico molto interessante.
I boss della F1 e la Fia hanno discusso su quali iniziative introdurre per dare ulteriore slancio alla F1 e questo punto bonus ha ottenuto il necessario supporto sia dal Gruppo Strategico sia dal Gruppo di Lavoro Sportivo. Successivamente c’è stata l’approvazione da parte della Commissione F1 e la seguente ratifica da parte del Consiglio Automobilistico Mondiale della FIA.
Come già vi avevo anticipato nei giorni scorsi, c’è una condizione da rispettare per intascare il punto bonus: quella che il pilota riesca a terminare la gara entro la decima posizione, altrimenti il punto non verrà assegnato (se, a titolo di esempio, il pilota con il tasca il giro più veloce del GP, terminerà in 13esima posizione).
Si capisce bene che questa nuova misura di fatto assegna un bel tesoretto di punti che può persino fare la differenza: potenzialmente un pilota nel 2019 potrebbe incassare fino a 21 punti extra. L’anno scorso fu Valtteri Bottas ad aggiudicarsi il DHL Fastest Lap Award con 7 giri veloci all’attivo.
Non è la prima volta però che la F1 assegna questo tipo di bonus.
Un punto, al pilota più veloce, è stato assegnato già alla prima gara del primo campionato fino alla fine della stagione 1959. Dall’anno successivo, fu deciso che il punto sarebbe stato assegnato al pilota che avrebbe concluso al sesto posto.