Niente colpi di scena nel GP Giappone di F1, al termine del quale Lewis Hamilton ha trionfato con una facilità disarmante: il pilota britannico ha potuto così aggiungere 17 punti al già rotondissimo distacco in classifica che lo separava da Sebastian Vettel (50 punti).
Al via, Hamilton è stato insidiato (fintamente) dal suo scudiero Bottas ma lo spunto migliore è di Seb che guadagna due posizioni portandosi in sesta alle spalle di Grosjean: nello stesso primo giro, il tedesco del Cavallino supera anche il pilota franco-svizzero della Haas.
Quasi sul finire del primo giro, Max Verstappen è arrivato lungo alla chicane tra le curve 16 e 17 e ha difeso la posizione sempre con la solita tenacia dall’attacco nemmeno troppo impetuoso di Kimi Räikkönen che ha riportato ingenti danni alla vettura sul lato sinistro con conseguente perdita di carico aerodinamico.
Ma il brutto spinto per la Ferrari doveva ancora arrivare, esattamente al giro numero 8, dopo che la safety car era entrata in pista per consentire la rimozione dei detriti della gomma posteriore di Magnussen, spappolata dopo foratura provocata da Leclerc.
Vettel ha tentato di infilare l’olandese alla Spoon: ma Mad Max ha chiuso la porta e le due monoposto si sono toccate con la peggio che è andata a Vettel. Il tedesco è finito in testacoda ed è ripartito dall’ultima posizione.
Verstappen ha incassato 5 secondi di penalità per questa manovra che gli sono costati molto probabilmente il secondo gradino del podio.
Quindi, ricapitolando, Hamilton ha vinto facile facile e anche Bottas non ha faticato nel conquistare la seconda piazza mentre la terza fila è tutta Red Bull, considerando anche il quarto posto del rimontante Daniel Ricciardo.
La Ferrari si deve accontentare della terza fila, ingollando distacchi mostruosi. Per il resto, con le classifiche mondiali che hanno confermato gli esiti degli ultimi anni, c’è ben poco da aggiungere. Fra due settimane ad Austin, in Texas, Hamilton potrebbe già laurearsi campione.